ROMAGNA - Cesena e Cesenatico

 

Cibo ormai noto e celebrato sia in Italia che all'estero il piatto "nazionale" dei romagnoli, la Piadina è il più caratteristico ed al tempo stesso il più "anomalo " dei cibi di strada presenti al festival.

 

 

Anomalo perché nonostante  le sue antichissime origini - che si  perdono, letteralmente, nella notte dei tempi - e nonostante la definizioni pascoliana di "cibo del viandante" la piadina romagnola non è mai stata considerata (almeno sino a qualche decennio fa) un prodotto potenzialmente commerciabile: troppo povera la sua composizione (acqua, farina, sale e poco altro) e troppo semplice la sua preparazione (un mattarello, una lastra rovente, un fuoco vivo) per lasciarne immaginare un qualunque utilizzo al di fuori del focolare domestico.

E' quindi solo alla fantasia delle piadaiole e alla loro capacità di "inventare" un  mercato e di rinnovarlo costantemente con continue "innovazioni di prodotto" che la Piadina deve il suo successo e la sua "immagine" attuale.

Un processo di innovazione che, al momento, non si deve ritenere affatto concluso ma che anzi (come la partecipazione al Festival dimostra) sta attraversando una fase particolarmente feconda e felice.

 

 

 

Il pesce fritto al cono è invece la versione moderna e "da passeggio" del più tradizionale "fast-food" dei pescatori romagnoli.

 

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